Si rimane incantati
Un personaggio particolare, si direbbe nel linguaggio contemporaneo. Vedeva la Santissima Trinità e rimaneva bloccato a mirarla. Faceva pensare ad Agostino d'Ippona, anche lui un uomo concreto, poeta di sé e di Dio, che si esprimeva dicendo che chi ama la Carità vede la Trinità. Frà Nicola, come lo chiamavano gli altri oblati e padri del convento, s'interessava di poche cose, per lui tutte essenziali: quelle che in genere gli altri non le consideravano tali. Lui le vedeva in filigrana di cielo. Si stupiva, rimaneva fermo, incantato. Da quelle esperienze ne usciva sempre, religioso e poetico. Creatura nuova, splendente di zecca immateriale, appena coniata dall'incontro con la Luce. Di lui si accorsero gli artisti, che produssero uno straordinario repertorio iconografico e soprattutto opere di luce meravigliosa. I loro nomi sono tanti, moltissimi: disegnatori, incisori, pittori, scultori, artigiani, particolarmente italiani e spagnoli, i quali seppero unire ai fervori dello spirito mediterraneo la poetica silente della materia.
Mons. Pietro Amato